Il bilancio della stagione estiva del 2024, come evidenziano le elaborazioni di FIPE-Confcommercio, riporta un saldo negativo sulle presenze turistiche rispetto all’anno precedente. Per questa ragione, con le festività natalizie alle porte, l’estate può essere considerata un termometro affidabile del sentiment con cui gli italiani stanno vivendo l’attuale congiuntura economica, con riflessi evidenti sulla propensione al consumo in questa parte finale dell’anno.
A fotografare il calo sono i dati Istat sui flussi turistici nel terzo trimestre 2024 (luglio-settembre), che registrano una diminuzione delle presenze rispetto allo scorso anno pari a circa 2,9 milioni (-1,4%). I flussi estivi sono stati trainati dai visitatori internazionali (+2,8%), che tuttavia hanno solo in parte compensato la flessione del turismo domestico (-5,5%), mai tornato ai livelli pre-pandemia. Infatti, rispetto all’estate 2019 mancano all’appello 9,3 milioni di presenze di turisti italiani (-8,7%): una emorragia che è stata quasi del tutto rimarginata grazie ai visitatori internazionali, che in cinque anni hanno fatto registrare un aumento delle presenze di 8,6 milioni (+8,8%). Proprio nell’estate 2024 si è registrato il sorpasso, mai avvenuto prima d’ora, delle presenze straniere (52.3%) su quelle dei turisti italiani (47.7%)
Le performance estive, nota la Federazione, emergono come la conseguenza fisiologica di trend consolidati. Il confronto tra l’andamento delle presenze turistiche nei primi 9 mesi dell’anno (gennaio-settembre) nel 2019, 2023 e 2024 lo dimostra: infatti, dal 2019 ad oggi c’è stata una progressiva diminuzione dei flussi interni (circa 12 milioni di presenze in meno), a cui ha fatto da contraltare la significativa crescita dei visitatori stranieri (+18 milioni di presenze complessive), da cui dipendono le chance di chiudere l’anno in positivo.
“I dati sul periodo estivo 2024 confermano un progressivo spostamento dei flussi turistici sulla componente straniera che tuttavia non compensano nei primi nove mesi di quest’anno la contrazione della domanda interna. “commenta Luciano Sbraga, Direttore del Centro Studi di FIPE-Confcommercio. “A fronte di queste evidenze, le vacanze di Natale si riveleranno decisive per chiudere l’anno con una performance positiva del movimento turistico nazionale”.