Il 54enne di origini sevesine Luigi Dalla Pozza (da anni vive a Lazzate) da circa 25 anni si spende per il volontariato, muovendo i primi passi in protezione civile negli anni 80 fino ai primi anni 2000, oggi ha un importante incarico di collegamento con il direttivo nazionale del movimento ecologista europeo FareAmbiente. Il suo compito di Responsabile Interregionale per il centro nord è quello di controllare lo sviluppo, presidiando le attività dei diversi laboratori di FareAmbiente sul territorio, cercando di sostenere con una innovativa politica di comunicazione ambientale attraverso i volontari del movimento e del corpo delle guardie ecozoofile ambientali presenti sul territorio, ( in questi mesi è l’oratore del corso di Milano e della Provincia di Monza e Brianza), promuovendo iniziative culturali che possano contribuire a migliorare le conoscenze della materia, la qualità della vita e la tutela per l’ambiente con progetti “moderni” che soprattutto coinvolgano trasversalmente le tutte le generazioni a partire dagli studenti.
“Da quasi vent’anni – racconta Dalla Pozza – mi occupo professionalmente di temi ambientali, spaziando dai cambiamenti climatici, ai rifiuti e al ciclo di trasformazione riciclo e recupero, passando ad operazioni più complesse di messa in sicurezza di aree contaminate”.
Ha partecipato a tavoli di lavoro nella realizzazione del Decreto ministeriale per la produzione di combustibili solidi secondari da avviare al recupero energetico nelle centrali e nei cementifici, percorso concluso positivamente con la pubblicazione in gazzetta del DM22/13 sui CSS e CSS end of waste, una piccola soddisfazione personale in qualità di responsabile delle relazioni istituzionali e dei soci di questo consorzio di filiera, esperienza che ancora oggi mi permette di essere riconosciuto in questo settore e nelle diverse commissioni tecniche istituzionali. Questa sua quotidiana attività ha stimolato in lui l’idea e la voglia di divulgare il suo sapere nella forma che più gli si addice e quindi attraverso il contatto diretto con le persone e soprattutto abbandonando le terminologie tecnico-scientifiche poco comprensibili.
Tenendo conto che FareAmbiente è una associazione e conta circa 10 mila iscritti di cui 1300 guardie ambientali ecozoofile che svolgono un compito importante a tutela e difesa dell’ambiente, degli animali e per tutti noi. L’associazione è la seconda in Italia riconosciuta dal Ministero Dell’Ambiente, e lo stesso Dalla Pozza sostiene che associazioni di questa natura non devono riconoscersi o ricondursi nei modelli politici, ma bensì è la politica che dovrebbe cogliere l’opportunità di seguire organizzazioni con competenze specifiche e specializzate, “utilizzando” i contributi tecnico-scientifici e operativi”.
“FareAmbiente – continua il coordinatore interregionale brianzolo – oltre alla sezione delle guardie ambientali e ecozoofile ha un anima formativa e educativa, con migliaia di iscritti che operano sul territorio nazionale sostenendo iniziative nelle scuole, portando il modello ai ragazzi delle scuole dell’obbligo, e una particolare sezione “laudato SII” che si occupa di portare la parola di Dio tratta dall’enciclica di Papa Francesco, dove l’attenzione per il creato è una parte fondamentale, questa particolare sezione opera nell’ambito cattolico, partecipa ed organizza eventi su questo tema. Per 2018-2019 sto realizzando progetti culturali importanti, portando in dote quanto abbiamo raccolto dai diversi territori e la necessità di individuare e suggerire soluzioni e attività di sviluppo. Tra i progetti scopriamo un interessante attività educativa-culturale relativa ai percorsi guidati in mezzo alla natura facendo comprendere ai ragazzi delle scuole la nostra flora da quante specie di piante è composta e da quali sono le specie autoctone o alloctone, e i motivi che hanno indotto l’importazione di queste specie”.
“A servizio di questa iniziativa – conclude Dalla Pozza – ma non solo, verrà sviluppata un app che permetterà di raggiungere “musei naturalistici”, un mix di arte e cultura completato da percorsi alternativi con mezzi ecologici, a piedi in bici e in sedia a rotelle, aperti a tutti, infatti una particolare attenzione sarà posta alla disabilità e a renderla più confortevole, un altro dei motivi per cui abbiamo adottato il progetto” FareFapi” di Alberto Torregiani, offrendo la nostra collaborazione al fine di rendere migliore la vita a chi oggi è costretto a sentirsi diverso, questo non deve più accadere. Ringrazio pubblicamente il presidente Nazionale Vincenzo Pepe, persona che io stimo molto e che mi ha concesso la sua fiducia affidandomi deleghe importanti, FareAmbiente è una realtà proiettata nel futuro, poiché l’argomento stesso per cui ci mettiamo anima e corpo appartiene a tutti. E’ un bene imprescindibile per il quale tutti dobbiamo lottare per migliorare il futuro. Respirare aria pulita, nutrirsi con cibi sani, bere acqua pura: l’ambiente è ogni cosa che ci circonda. E’ un’importante responsabilità che lasceremo alle future generazioni. FareAmbiente: è concretizzare progetti oggi, per vivere meglio domani,. un nuovo modello ecologista una visione davvero concreta e rivoluzionaria, un ‘associazione virtuosa che presto raggiungerà il cuore di tutti gli italiani”.