MILANO – Sfregiata con lentezza per tutto il viso con un coccio di bottiglia su mandato del protettore-amante che pretendeva da lei 40mila euro. Somma che l’uomo esigeva come percentuale per l’attività di prostituta in cui aveva coinvolto la vittima, una cinese di 26 anni.
Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Milano hanno arrestato il mandante e un altro uomo, suoi connazionali, ora in carcere accusati di lesioni gravissime ed estorsione.
Facevano parte di una rete che usava Wechat (il WhatsApp cinese) per mettere le giovani donne in rapporto con i clienti. La ragazza, che era stata punita per non aver versato parte dei suoi guadagni in Austria, era stata raggiunta dal protettore e punita in quel modo atroce. Due settimane dopo lei aveva sporto denuncia e gli investigatori, attraverso anche intercettazioni, sono arrivati a individuare parte dei responsabili.
La vittima aveva riportato 20 punti di sutura e aveva rischiato di perdere un occhio.