MILANO – “Ormai i treni sono diventati zona franca”. Lo dichiara Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia commentando l’accoltellamento di un quarantunenne su un convoglio all’altezza di Garbagnate Milanese. “L’episodio di martedì – aggiunge l’assessore – è solo l’ultimo di una lunga serie”.
“Non c’è più tempo da perdere – continua De Corato – è arrivata l’ora di predisporre un vero e proprio piano sicurezza che passi dalla presenza dei militari alla video sorveglianza sui treni, per le tratte più pericolose. Stazioni e convogli devono essere protetti. Viaggiare in sicurezza deve essere un diritto fondamentale per gli utenti”.
“Questo però non è un episodio isolato: sono numerose – ricorda l’assessore – le aggressioni che si sono registrate sui treni o nelle stazioni da inizio anno. Per citarne alcuni, il 12 febbraio, sul treno sulla tratta Milano-Brescia, un 40enne senegalese ha spinto una ragazza di 22 anni contro la porta del bagno e ha tentato di violentarla. Il primo luglio in stazione a Lecco un capotreno ed una guardia giurata sono stati aggrediti, il primo preso a pugni, per aver ripreso un gruppo di stranieri ubriachi che tirando delle bottiglie verso le porte del convoglio”.
“Il 9 novembre – evidenzia De Corato – una donna di 33 anni sul treno Lecco-Milano Garibaldi, ha dovuto fronteggiare un gruppo di molestatori completamente da sola. Fra di loro c’era anche Onyekachi Craxi Kecious, il nigeriano di 31 anni arrestato solo pochi giorni fa per aver tentato di stuprare una ragazza nella stazione di Porta Garibaldi lo scorso 20 luglio. Il 10 ottobre un libico di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver rapinato e picchiato un pakistano di 28 anni su un convoglio Trenord che percorre la tratta Milano-Bergamo. Il primo novembre – insiste De Corato – sulla tratta Albairate- Seregno S9 una 22enne è stata vittima di una tentata violenza da parte di un egiziano”.
“Non è possibile – conclude l’assessore alla Sicurezza – che chi viaggia sui treni debba rischiare quotidianamente di essere aggredito, rapinato, le donne violentate e il personale viaggiante assaltato”.